Iscriviti alla mia NEWSLETTER
per rimanere in contatto!
“100 anni di Moda”
(1920 - 2020)
"Un secolo di moda raccontato attraverso l'arte dell'illustrazione"
1920 - Gli anni folli!
Negli anni '20, « Les Années folles », un profondo desiderio di leggerezza e di emancipazione si esprime dopo i traumi della guerra. Si vuole vivere, ballare, creare — e questo si riflette nella moda. La donna moderna prende il volo: taglia i capelli, esce da sola, fuma in pubblico. Il suo stile diventa lo specchio di questa nuova indipendenza.
Una delle più grandi stiliste di questo periodo ( e della storia della moda) é Coco Chanel.
Sconvolge i codici abolendo il corsetto, accorciando le gonne, introducendo materiali più morbidi e confortevoli, mantenendo al contempo un' eleganza sobria e moderna. Il suo famoso piccolo abito nero, semplice e rivoluzionario, diventa un'icona.
La silhouette diventa androgina, liberata dai vincoli, ma intrisa di sofisticazione. Perle, frange, piume e ricami scintillano sotto le luci dei cabaret.
È un decennio in cui la moda diventa un manifesto di libertà.
1930 - L'eleganza in tempo di crisi
Gli anni '30, segnati dalla crisi economica mondiale, non spengono il desiderio di eleganza.
La moda ritorna ai vestiti lunghi e ai tagli aderenti, mettendo in risalto la silhouette femminile con sottigliezza.
Le pellicce di volpe, i gioielli vistosi, i cappelli sofisticati e le scollature pronunciate si impongono come simboli di raffinatezza.
È anche un decennio di innovazione.
Uno dei principali sconvolgimenti: l'apparizione dei pantaloni per donne, in precedenza riservati agli uomini. Un capo audace, che diventa poco a poco sinonimo di indipendenza.
In questo periodo, la grande Elsa Schiaparelli è al culmine della sua gloria. Avanguardista, rivaleggia con Chanel, mescolando arte e moda, associandosi ad artisti surrealisti come Dalí, e spingendo i limiti dell'abbigliamento facendone un'opera a sé stante.
1940 - Dalla costrizione alla creazione
La moda degli anni '40 riflette un mondo in guerra, in ricostruzione, in mutazione. Durante la prima metà del decennio, gli abiti sono caratterizzati da sobrietà e praticità. I materiali sono razionati, i tagli diventano dritti, rigidi, quasi militari. Le donne, impegnate nello sforzo bellico, adottano abiti funzionali, spesso ispirati al guardaroba maschile: tailleur, giacche strutturate, pantaloni. Ma questo contesto non soffoca il desiderio di civetteria. È anche l'età d'oro delle pin-up, vere icone di femminilità idealizzata. Le loro silhouette sinuose, le loro gonne a matita, i loro corsetti e le loro labbra rosse incarnano un sogno glamour, al contempo gioioso e confortante.
Nel 1947, il ritorno alla pace ispira una rivoluzione stilistica: Christian Dior svela il suo famoso New Look. Vita sottile, gonne ampie, spalle morbide: restituisce alla donna le sue curve e celebra nuovamente la grazia, l'abbondanza e il lusso. Un modo per voltare pagina ed entrare in una nuova era di raffinatezza.
1950 - Glamour e Alta Moda
In questo periodo del dopoguerra, si assiste a un ritorno trionfante dell'eleganza, del glamour e di tutto ciò che celebra la femminilità.
Le silhouette diventano scultoree: gonne ampie, vite da vespa, fianchi valorizzati. La lingerie evolve notevolmente con reggiseni conici e imbottiti, sottolineando le forme e ridisegnando il seno secondo i canoni hollywoodiani.
Al centro di questo decennio, un nome si impone con forza: Cristóbal Balenciaga.
Maestro del taglio, reinventa i volumi e gioca con le proporzioni con una precisione architettonica. Le sue creazioni, al contempo maestose e essenziali, traducono una visione esigente della moda, tra rigore e grazia.
Le donne si ispirano alle star come Grace Kelly, Audrey Hepburn, Sophia Loren o Marilyn Monroe, icone di una femminilità sofisticata, tra dolcezza e sicurezza.
1960 - La libertà di stile
Gli anni '60 segnano una rottura radicale con i decenni precedenti: è l'era della gioventù, della rivolta e della sperimentazione stilistica.
La moda diventa un terreno di gioco, un mezzo per affermare la propria individualità e libertà.
Il movimento più emblematico di questo decennio è senza dubbio quello degli hippie, simbolo di libertà, di pace e di ribellione contro la società.
L'invenzione che ha segnato la storia della moda negli anni '60 è la minigonna.
Creata dalla stilista britannica Mary Quant, diventa una vera rivoluzione nell'abbigliamento, portata in alto dalla giovane modella Twiggy.
Corta, audace, liberatrice, incarna da sola l'incoscienza, l'energia e l'emancipazione femminile di quest'epoca.
Gli anni '60 celebrano una moda giovane, ludica ed effervescente, dove ogni abito diventa un manifesto, e dove la libertà di creare diventa finalmente un diritto.
1970 - Il Look Disco Glamour
Il look DISCO GLAMOUR rappresenta un’esplosione di stile, luci e libertà. È un’epoca in cui moda e musica si fondono dando vita a una vera rivoluzione culturale. Paillettes, tagli audaci e silhouette sensuali invadono le piste da ballo, con icone come Bianca Jagger o il film Saturday Night Fever sullo sfondo. Il leggendario club newyorkese Studio 54 diventa il simbolo di questo fermento.
Ma questo decennio non è solo splendore ed euforia. Nel 1971, Yves Saint Laurent scuote il mondo della moda con quella che sarà definita la "collezione dello scandalo". Ispirata agli anni ’40 e al periodo dell’Occupazione, propone gonne corte, turbanti, pellicce, tacchi a spillo e un trucco marcato. La collezione viene fortemente criticata, accusata di cattivo gusto.
Eppure segna una svolta: Saint Laurent rivendica la provocazione, il riuso, il rovesciamento dei codici, facendo della trasgressione uno strumento creativo. Questo gesto audace apre la strada a una nuova visione dello stilista, non più semplice couturier, ma artista completo.
1980 - L'eccesso di stile
La moda degli anni '80 è fortemente influenzata dalla musica, con icone come David Bowie, Madonna, Michael Jackson, Prince e i Sex Pistols, che hanno contribuito a definire le grandi tendenze dell'epoca, dal glamour al punk, dall'elettronica al rock. Il concetto di "look" assume una nuova e complessa dimensione: diventa un mezzo per esprimere una visione della sessualità e dell'identità, giocando con i codici dell'ambiguità.
Le grandi spalline, le tute in lycra, i capelli voluminosi e il trucco audace diventano elementi imprescindibili di un gioco di apparenze dove l'autenticità passa spesso in secondo piano. Tra i creatori che segnano quest'epoca, Jean-Paul Gaultier si distingue per la sua audacia. Decostruisce i generi e gioca con l'ambiguità, celebrando la fusione tra maschile e femminile. Le sue creazioni, come il famoso corsetto indossato da Madonna, simboleggiano un approccio sovversivo alla moda e alla sessualità, pur rimanendo risolutamente avanguardiste e popolari.
1990 - Il ritorno alla semplicità
Una delle caratteristiche più notevoli della moda degli anni '90 è senza dubbio il ritorno alla semplicità, arricchita da un mix di influenze diverse, che vanno dal grunge, al pop, al rap, e molto altro ancora.
Tra le tendenze più notevoli di quest'epoca, troviamo lo stile preppy, direttamente ispirato alla cultura delle università e college americani. Questo look si caratterizza per abiti sia eleganti che casual: camicie a righe o a quadri, maglioni di lana, gonne e pantaloni in stile collegiale, il tutto completato da accessori come cravatte, mocassini, e occhiali aviator.
Un designer che incarna perfettamente questa tendenza è Ralph Lauren.
Il suo stile preppy, ancorato a una visione di eleganza disinvolta, mescola lo spirito delle scuole private e la semplicità dei vestiti di tutti i giorni. Grazie a lui, il look preppy diventa un vero fenomeno di moda, sia classico che decisamente moderno.
2000 - Tra nostalgia e futuro
I primi anni 2000 segnarono un periodo di intensa transizione, tra l’entusiasmo per il nuovo millennio e l’esplosione della cultura digitale. La moda rifletteva questa tensione adottando uno stile decisamente futuristico, pop e provocatorio: è l'era Y2K. Y2K (abbreviazione di “Year 2000”) indica un'estetica nata al passaggio tra gli anni ‘90 e 2000, influenzata dagli inizi di internet, dalla musica pop, dai film di fantascienza e da una visione molto fantasiosa del futuro. È uno stile che evoca sia l’innovazione tecnologica che una certa spensieratezza adolescenziale. Caratteristiche distintive: jeans a vita bassa, crop top, pantaloni cargo, strass, tessuti lucidi (vinile, satin, lurex), colori metallici o fluo, borse miniatura, occhiali da sole tinti, loghi in evidenza... Tutto è pensato per brillare, sedurre e attirare l'attenzione. Versace, la casa simbolo del glamour italiano, gioca un ruolo fondamentale in questa decade. Le sfilate Versace incarnano perfettamente lo spirito Y2K: esuberante, potente, iperfemminile. I capi diventano icone della cultura pop, indossati da star come Beyoncé e Britney Spears.
2010 - Il confort diventa tendenza
Nella seconda metà degli anni 2010, con l’ascesa della tecnologia, dei social media e l’influenza crescente delle celebrità e degli influencer, nasce una nuova estetica: l’Athleisure. Questo stile ibrido, che fonde sport e streetwear, impone una nuova silhouette urbana. Pantaloni da jogging, leggings, felpe con cappuccio e scarpe da ginnastica diventano elementi quotidiani, usati ben oltre le palestre. Si indossano per uscire, fare shopping, viaggiare o anche andare al lavoro. L’Athleisure diventa più di una semplice tendenza: è un vero e proprio stile di vita, che unisce comfort, funzionalità e un certo minimalismo chic.
Tra i creatori più influenti di questo decennio, Virgil Abloh si impone come una figura rivoluzionaria. Attraverso il suo marchio Off-White, ridefinisce i confini tra streetwear e lusso. Con creazioni iconiche come le felpe con il logo, le sneakers di design e collaborazioni con giganti come Nike, infonde una nuova energia nella moda contemporanea.
2020 - Il classico rivisitato
La moda degli anni 2020 ha visto un ritorno alle tendenze classiche, ma con un tocco moderno, fondendo innovazione ed eleganza senza tempo. I completi giacca e pantaloni sono tornati in grande stile, ma con tagli più contemporanei e materiali più sostenibili.
Tra le grandi evoluzioni: il ritorno della giacca oversize, pantaloni a vita alta e larghi, pantaloni a taglio sigaretta o palazzo, sostenibilità e materiali innovativi.
In questa decade, la casa Louis Vuitton, sotto la direzione di Nicolas Ghesquière, ha continuato a riaffermare il suo patrimonio pur portando un respiro creativo e all’avanguardia. Il suo lavoro ha mescolato la tradizione del savoir-faire della maison con tocchi moderni e tecnologici, offrendo collezioni che uniscono praticità e sofisticatezza. Le creazioni di Ghesquière, in particolare nelle giacche strutturate e nelle borse iconiche, hanno definito una nuova era della moda, unendo eleganza classica e innovazione stilistica.